La camicia è un capo d’abbigliamento noto fin dai tempi più antichi, e con il termine “antico” non si intendono solamente gli ultimi secoli di storia, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che rievoca gli albori dell’Impero Romano. Questi erano i tempi in cui la camicia era indossata esclusivamente sotto la tunica, come indumento leggero in bisso o lino, un’antica sottoveste insomma, non visibile da fuori. Chiamata in origine “camisas”, questa veniva usata con la precisa funzione di distaccare il corpo nudo dagli altri vestiti. Solamente verso la fine del XVI secolo, la camicia inizia a trasformarsi e ad assumere molte delle caratteristiche che ritroviamo ancora oggi. Più precisamente, iniziano ad intravedersi le maniche e le prime decorazioni in pizzo, dettagli che nel Seicento distinguevano gli aristocratici dal resto della plebe. Con il passare dei decenni, le camicie sono sempre più impreziosite da elementi quali merletti, bottoni, polsini, colletti, ecc. Ma solo verso la fine dell’Ottocento, le camicie da donna iniziano a colorarsi per essere indossate anche come capo d’abbigliamento diurno, spesso sotto un corsetto e abbinate ad una gonna lunga, mentre mantengono il tradizionale bianco le camiciole indossate di notte come tunica.

Nel corso della storia quindi, la camicia ha subìto una vera e propria rivoluzione, arrivando ad essere indossata per svariate necessità e in diversi momenti della giornata, oltre a divenire simbolo di condizione sociale. Sono però solo i primi del Novecento, i decenni in cui le donne, complici del loro accesso al mondo del lavoro e dell’università, iniziano ad indossare con maggiore frequenza look due pezzi, come tailleur abbinati alla camicia oxford, il classico modello maschile con colletto button-down e maniche lunghe con polsino semplice.

Oggi, le camicie sono tra gli indumenti must-have per qualsiasi donna e, in qualità di capo situato in prossimità del volto, sono di certo un dettaglio piuttosto evidente. Dalla semplice camicia bianca di Aspesi, alle camicie di Pinko arricchite da dettagli come applicazioni sul colletto e taschini, sono infiniti i modi in cui le donne di tutte le età possono indossarle. Partendo da uno dei look più semplici, ma al contempo più eleganti, è un classico abbinare questo capo a un pantalone, e, se si tratta di una camicia con dettagli in pizzo di Isabel Marant, Federica Tosi o Ermanno Scervino, essere al passo con le tendenze sarà estremamente facile.

Questo è un indumento molto versatile, in quanto con esso è possibile variare da look sofisticati, optando per i tagli slim-fit come accade per le camicie di SPORTMAX oppure la  versione femminile in body di Patrizia Pepe, a look dall’atmosfera casual, ma bilanciata, inserendo in un paio di jeans una camicia a righe di Marc Jacobs, o ricreando un look total denim, optando per i modelli in jeans proposti da MM6 Maison Margiela, Philosophy e Prada.

È ormai sdoganato il fatto che indossare una camicia non sia solamente sinonimo di serietà e monotonia, in quanto è un indumento che non conosce limiti di stile ed è declinabile in tantissime fantasie e colori. Dalle iconiche camicie di Etro con stampa Paisley, a quelle tartan di Burberry o barocche di Versace, passando per le proposte con monogram GG di Gucci o con il pattern Gancini di Salvatore Ferragamo, una semplice camicia può da sola impreziosire un intero look.

Sdrammatizzare un capo come la camicia non è affatto complicato: è possibile ad esempio legarla ad incrocio sotto il seno o indossare direttamente le varianti cropped come le camicie di Miu Miu, rendendola così più giovanile. 

Optare invece per una camicia oversize da indossare come vestito oppure per gli chemisier di The Attico caratterizzati da spalle voluminose, così come quelli dal taglio asimmetrico ideate da MSGM, può dar vita a un look glamour insieme a una scarpa con tacco o uno stivale, oppure ad un outfit sporty-chic abbinati invece ad una sneakers.

Appartengono alla categoria delle camicie anche le bluse, che abbracciano la figura femminile con maggiore definizione e sono in grado di donare un tocco di classe a qualsiasi look. Un variegata gamma di dettagli, volumi e fantasie rendono declinabile questa particolare camicetta in numerose varianti: alcune versioni di questo modello sono le bluse incrociate di P.A.R.O.S.H. o quelle di Nanushka con scollo a V che, per costruzione, si ispirano ai tipici kimoni giapponesi. 

Per le fan del romanticismo, ecco fare capolino sulle passerelle, sia le romantiche bluse di Valentino, caratterizzate da quell’allure elegante e nostalgica tipica della maison sia modelli più strutturati come le camicie di Moschino che, con le loro maniche a palloncino fanno riferimento ai volumi iconici degli anni ’80.  

Presentata per la prima volta da Yves Saint Laurent nella sfilata parigina del 1968, la blusa è nota per essere una camicia dall’effetto vedo-non vedo. Questa tipologia di camicetta è realizzata in chiffon o altri materiali simili che regalano un effetto velato e rendono il look davvero iper femminile. Per un mood delicato, sono perfette le bluse di Isabel Marant Etoilè, in cui le trasparenze vengono sovrastate da raffinati ricami, mentre per un mood più sensuale, le camicie da donna possono essere indossate con bralette a contrasto, come le camicette in seta di Alberta Ferretti.

Nella sua versione in assoluto più sbarazzina, la camicia da donna presenta modelli a maniche corte, ideali per la stagione primaverile ed estiva, ancora di più se realizzati in colori accesi come le vivacissime proposte di Marni.

Infine, come passe-partout perfetto per il giorno o la sera, le camicie esistono anche nella loro versione in pelle, ideali per personalità forti e decise, che non passeranno sicuramente inosservate con le camicie di Bottega Veneta.

Insomma, in qualità di capo d’abbigliamento dall’eleganza senza tempo, la camicia è perfetta per qualsiasi donna che sia indecisa su cosa indossare. Tra colletti alla coreana, a farfalla o a mezza luna e tessuti come il popeline, lino, twill o flanella, su SHOPenauer puoi trovarne di tutti i tipi!