Le gioie del mestiere e la conoscenza unica della manualità, fornite con secolare artigianalità è quello che Federico Curradi ha assorbito fin dal primo giorno a Firenze, la città in cui è nato nel 1975 e dove tuttora vive e lavora. A seguito di una prima esperienza con negozio su misura fiorentino, in cui ha imparato i segreti di base del mestiere, Federico Curradi, allora giovane, inquieto e temerario, ben presto si sente stretto nella sua città natale, e si trasferisce a New York. E' li che crea una serie di pantaloni da uomo, che in seguito ha portato allo sviluppo della sua prima collezione omonima facendogli guadagnare così l'ammirazione dei migliori negozi di moda della Grande Mela.
Al suo ritorno in Italia, viene notato da stilista, Ermanno Daelli. Ciò ha portato alla nomina come capo dell'ufficio stile uomo di Ermanno Scervino e successivamente ai suoi primi passi verso il mondo dello sportswear, un incrocio tra precisione sartoriale e disinvoltura. Nel 2005 sceglie invece di continuare il suo percorso creativo presso Roberto Cavalli, dove, come capo della collezione uomo, matura una preziosa e creativa esperienza di lavoro tra stampe, pelli e denim.
Nel 2006 arriva per Federico Curradi l'occasione di diventare consulente creativo per Iceberg menswear. Lavorando insieme a Paolo Gerani, i due perseguono la missione di ripensare le regole di maglieria e lanciando sul mercato un nuovo concetto di moda week-end chic.
Esperienze come capo del menswear presso Roberto Cavalli e direttore creativo del menswear a Iceberg lo porta a seguire anche vari lavori di consulenza per marchi storici quale Dunhill. Con questo bagaglio unico di esperienze, Federico Curradi oggi entra a far parte del marchio Peuterey come direttore creativo della linea Peuterey Studio appena lanciato.
Il 2016 è invece l'anno di maggiore svolta, quando, in occasione di Pitti 89, presenta la prima linea maschile sotto il suo nome, dove compare tutta la sua personalità creativa che mescola il funzionalismo urbano e approfondisce le ricerche dei tessuti dell'autenticità, che sono il filo conduttore di tutto ciò che Federico Curradi ha fatto finora.