Brooks Brothers, una storia americana lunga 200 anni.

Lo storico marchio americano è stato fondato nel Aprile 1818, a New York, con il nome di “H. & D. H. Brooks & Co.” Nato come una piccola bottega di “tutto fare” e di mercanti, si è poi affermato quasi subito come un punto di riferimento nel prêt-à-porter per chi cerca uno stile ed un eleganza classica e senza tempo.

L’unicità e l’autenticità del brand, immediatamente riconoscibile, è basata da sempre sugli stessi valori immutabili: “Produrre e distribuire solo prodotti della migliore qualità, venderli generando un profitto equo e proporli solo a quanti ricercano e sono in grado di apprezzare tale qualità.” Non è un caso, infatti, che possa vantare di aver vestito 39 su 44 presidenti Americani!

Ma Brooks Brothers non è solo sinonimo di tradizione, ma anche di innovazione: il marchio è infatti noto a livello mondiale perchè furono i primi ad inventare le camicie “botton-down”, ossia quei modelli che hanno il bottone sul colletto; ed ancora, a loro si devono diverse tipologie di tessuto come il “madras” e il “seersucker”. Più recentemente, invece, molte delle loro camicie sono state realizzate con la tecnologia del tessuto “Non-iron”, cioè che non necessitano di stiratura.

Il logo, adottato nel 1850, è un vello dorato sospeso da un nastro. Inizialmente era il simbolo riconoscitivo dei mercanti di lana inglesi, ad oggi è sinonimo di una sofisticata eleganza.

A fine anni ’90 l’azienda pare in crisi, necessita di rilancio: tra i potenziali investitore e acquirenti c’è Claudio Del Vecchio, figlio del patron di Luxottica. Le trattative per l’acquisizione sarebbero state finalizzate definitivamente nel Settembre del 2001, precisamente il 13. Destino vuole che in quel giorno la sede non sarebbe più esistita, i potenziali investitori rimasero solamente in due e a vincere fu proprio Del Vecchio: egli ristrutturo e riaprì il negozio di fronte le Twin Towers esattamente un anno dopo la strage. Ad oggi, in Brooks Brothers, c’è molta italianità poiché le macchine di produzione, e chi le gestisce, sono tutte Made In Italy così come il futuro del marchio è sempre più puntato verso la penisola.